Infertilità maschile ed esposizione agli idrocarburi

Infertilità  maschile ed esposizione  agli idrocarburi

E' l'inquinamento la prima causa di infertilità negli uomini. Secondo i dati in possesso dei ricercatori, il numero degli spermatozoi presenti nel liquido seminale negli ultimi 30 anni, si è dimezzato.

Il sistema riproduttivo maschile è particolarmente sensibile a una varietà di tossicità, comprese quelle indotte da inquinanti ambientali per tutta la durata della vita.
Nel 40 % circa degli uomini che presentano problemi di infertilità viene diagnosticata una infertilità “sine causa” o idiopatica , cioè in cui non ne trova il motivo.

L’infertilità idiopatica maschile è definita come l’incapacità di concepire un bambino durante due o più anni di tentativi, spesso diagnosticata basandosi sul basso numero di spermatozoi e sulla scarsa qualità del liquido seminale, senza altre cause identificabili.

Le causedi questo tipo di infertilità, difficile da diagnosticare , possono partire da perturbazioni endocrine a seguito di esposizione a inquinamento ambientale, specie reattive dell’ossigeno ROS o anomalie genetiche ed epigenetiche.

Si è visto che terapie con Antiossidanti ,somministrate a uomini con sterilità idiopatica, possono essere d’aiuto nell’aumentare i tassi di successo riproduttivo.
Ma il migliore aiuto che l’uomo possa dare a se stesso e alla propria specie è quello di controllare e diminuire i tassi di inquinamento.

E' l'inquinamento la prima causa di infertilità negli uomini. Secondo i dati in possesso dei ricercatori, il numero degli spermatozoi presenti nel liquido seminale negli ultimi 30 anni, si è dimezzato.